PRIMO INTERVENTO DI PROTESI AL GINOCCHIO CON IL ROBOT RIO MAKO A VILLA MARIA
L’equipe del dottor Davide Bertolini ha effettuato lunedì mattina il primo intervento di chirurgia protesica al ginocchio con il robot Rio Mako
La piattaforma robotica ad alta tecnologia, già utilizzata negli Stati Uniti da alcuni anni, ma disponibile in Italia solo in pochissimi centri è arrivata a Padova, a distanza di meno di due anni dalla ripresa delle attività chirurgiche.
Il dottor Davide Bertolini, ortopedico pionere della chirurgia robotica in Italia con oltre 600 interventi realizzati e tra i primi in Europa ad utilizzare questa tecnologia, ha impiantato lunedì mattina tre protesi monocompartimentali di ginocchio, coadiuvato dell’equipe di Strumentisti coordinati da Massimo Cavasin.
Questa nuova metodologia chirurgica, spiega, permette di pianificare l’intervento in maniera molto dettagliata, grazie alla ricostruzione computerizzata del ginocchio in 3D che consente, una volta in sala operatoria di attuare con estrema precisione valutando la corrispondenza della protesi con l’anatomia effettiva del paziente,semplificando e perfezionando il lavoro del chirurgo. Inoltre la notevole riduzione dei margini di insuccesso allarga la fascia d’età di pazienti a cui proporre una soluzione di tipo protesico.
Per il paziente questo significa una limitazione dell’errore umano rispetto alla tecnica manuale ed un risparmio dei tessuti ossei interessati dall’intervento, il controllo di dolore e un minor tempo di recupero dei pazienti che dopo appena due giorni sono già in grado di camminare autonomamente e venire dimessi dalla struttura.
Considerati i riscontri positivi ottenuti finora, questa tecnologia rappresenterà sempre di più il futuro della chirurgia ortopedica.
Il primario del Reparto di Chirurgia della Casa di Cura Villa Maria, il dottor Christos Frangos ribadisce: “Oramai molti pazienti chiedono di essere trattati con il robot, che offre garanzie in termini di sicurezza e pronta ripresa del post intervento, con la riduzione al minimo dei giorni di degenza. Oggi l’intervento di protesi monocompartimentale, presto anche quelli di protesica totale del ginocchio e dell’anca. E’ un enorme soddisfazione poter rientrare grazie a questa nuova pratica tra le eccellenze della chirurgia italiana.”
31 ottobre 2018, Notizie