Verona, lo smartworking e gli effetti su sedentarietà e occhio secco
Il primo incontro del tour della prevenzione a Verona tenutosi in Sala Birolli si è concentrato sugli effetti indiretti del Covid sulla qualità della vita delle persone. In particolare l’incontro che ha visto la partecipazione del Comune di Verona con il saluto introduttivo dell’Assessore Andrea Bassi e di Andrea Rendina, Segretario Generale Fondazione Salmoiraghi & Viganò, ha portato all’attenzione dei presenti due tipi di problematiche legate alla salute delle persone, giovani e meno giovani.
Il Cardiologo dottor Emanuele Carbonieri, Già Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia di Villafranca-Bussolengo, Direttore del Dipartimento Strutturale Internistico dell’Ospedale di Villafranca e Direttore del Dipartimento Funzionale di Cardiologia dell’AULSS 9, ed oggi specialista di Centro di medicina Verona Day Clinic Villafranca Verona, si è concentrato sulla necessità di contrastare la sedentarietà a cui ci ha abituati la Pandemia. “Sono indiscussi i vantaggi sullo stato di salute dell’attività fisica – ha detto – che per incidere deve essere a settimana di almeno 150 minuti di attività di intensità moderata o almeno 75 minuti di attività di intensità vigorosa”.
Per quanto riguarda la salute degli occhi, di adulti e bambini, il dottor Vittorio De Grande Oculista ha sottolineato come ogni età abbia la sua prevenzione. “Per un buono sviluppo visivo è necessario visitare l’occhio a partire da prima dell’età scolare se vogliamo intercettare eventuali difetti refrattivi. Inoltre è indispensabile una visita intorno ai 18-20 anni e attorno ai 40 per intercettare eventuali glaucoma o maculopatie – ha spiegato. E sugli effetti di smartworking e didattica a distanza? “Dobbiamo valutare in modo serio tutte le problematiche correlate al videoterminale, in particolare la sindrome dell’occhio secco, che riscontriamo inoltre sempre di più tra i più giovani – ha aggiunto – che abituati in pandemia a restare a casa hanno aumentato a dismisura l’utilizzo di computer e smartphone. Per invertire la tendenza è fondamentale ricondividere una cultura di uno stile di vita in cui si utilizzano le tecnologie e a tempo e in cui dedichiamo il giusto tempo all’attività fisica e comunque all’attività all’aria aperta”.
Il tour della prevenzione, con la Direzione scientifica ed organizzativa di Centro di medicina Verona ritornerà con altri temi e argomenti con l’anno nuovo, con il supporto degli specialisti, a disposizione per rispondere alle domande della cittadinanza e per fare chiarezza e portare una corretta informazione alla popolazione.